giovedì 28 giugno 2007

The Big Kahuna


Goditi potere e bellezza della tua gioventù.
Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto.
E in un modo che non puoi immaginare adesso.
Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi!
Non eri per niente grasso come ti sembrava. Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati, ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica.
I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non t'erano mai
passate per la mente. Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio. Fa' una cosa, ogni giorno che sei spaventato... canta. Non esser crudele col cuore degli altri. Non tollerare la gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti. Non perder tempo con l'invidia. A volte sei in testa. A volte resti indietro. La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti. Se ci riesci veramente dimmi come si fa. Conserva tutte le vecchie lettere d'amore, butta i vecchi estratti conto.
Rilassati. Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco, a ventidue anni non sapevano che fare
della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio. Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno. Forse ti sposerai o forse no. Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant'anni. Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche.
Le tue scelte sono scommesse. Come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo. Usalo in tutti i modi che puoi.
Senza paura e senza temere quel che pensa la gente.
E' il più grande strumento che potrai mai avere.
Balla. Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza. Ti faranno solo sentire orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori. Non puoi sapere quando se ne andranno per sempre. Tratta bene i tuoi fratelli. Sono il migliore legame con il passato e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e vengono. Ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e di stili di vita,
perche più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.
Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.
Non fare pasticci coi capelli, se no quando avrai quarant'anni sembreranno di un 85nne. Sii cauto nell'accettare consigli, ma sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia.
Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo,
passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga.
Ma accetta il consiglio... per questa volta.

martedì 26 giugno 2007

La partita perfetta

Nel bowling si parla di partita perfetta quando butti giù tutti i birilli al primo colpo, per dodici volte, in un'unica partita.
C'è lo score a testimoniarlo, 300.
Nel basket, nel football, nel baseball ci sono una serie infinita di tabelle, percentuali e statistiche, nel calcio non è così.
Niente tabelle, statistiche o percentuali per indicare la forza di una squadra o la bravura di un giocatore. L'unico mezzo di valutazione sono le emozioni che una partita può far nascere.

La semifinale di Champions del 2003 ne ha suscitate molte.

Sarà stato per la necessità di far risultato,
per i "Galacticos",
per il ritorno dell'ex idolo nervosetto,
per l'antico e grasso nemico
o semplicemente perchè era Juventus-Real Madrid.
Non ho dimenticato l'epilogo negativo, ma non importa.
Le emozioni vissute quella sera,
l'esultanza al gol di David, di Alex, di Pavel;
al rigore di Gigi;
al fischio dell'arbitro;
niente e nessuno potrà cancellarle.

Quella, per me, è e sarà sempre, semplicemente, la PARTITA PERFETTA.

domenica 24 giugno 2007

Le parole del dottore

Sono da poco tornato a Roma, stasera avrei tanto voluto parlarvi
del mio week end trascorso a casetta, con la mia mamma, il mio babbo e la nuova macchinetta per il caffè;
dell'oretta mensile passata da 'Nnocenzio, il barbiere maratoneta (fino al peacemaker);
del viaggio in treno con una simpatica vecchietta;
della Ducati dell'ex "rolling" Stoner
o della mia consueta serata di assoluto relax,

ma non posso parlare di queste sciocchezze quando il mio blog è carente di un elemento fondamentale.

Le parole del dottor SDS continuavano ad echeggiare nella mia testa,
ho provato ad ignorarle,
ho perfino canticchiato per coprirle,
ma sono sempre qui, sempre più insistenti.

- Luca, dove sono le TETTE????-
- Ci vogliono più TETTE in un blog!!!!-

Il dottore ha pienamente ragione.
Forse è per questo che le sue parole mi perseguitano.
Devo assolutamente rimediare.

venerdì 22 giugno 2007

Una mail per il prof



Qualche giorno fa ho dovuto scrivere una mail al professore che mi segue per la tesi, un' esperienza da delirio puro.
Innanzitutto come iniziare?
Illustrissimo?
Gentilissimo?
Eminentissimo?
Chiarissimo?
Dopo un'attenta riflessione optai per gentilissimo.
E poi?
Come fargli capire il concetto senza sembrare troppo invadente o presuntuoso?
Feci vari tentativi,inutilmente, cosicchè coinvolsi il mio coinquilino Paoletto (nome fittizio per non comprometterne la reputazione), ma da lì in poi la situazione assunse contorni tragicomici.

Sembravamo un misto tra Totò e Peppino, nella mitica scena della lettera alla malafemmina, e Troisi e Benigni nella lettera al Savonarola.

Due idioti...

Dopo circa quarantacinque minuti deliranti, finalmente nacque il frutto di tanto ingegno, una mail di ben quattro righe(chiarissimo prof e distinti saluti compresi).

La rileggo un miliardo di volte e poi,
grondante di sudore (una costante della mia vita),
mentalmente e fisicamente provato,
la invio.

Per fortuna non si è studenti a vita!
...o almeno lo spero!!!!!

martedì 19 giugno 2007

La mia "maturità"

Sono passati molti giorni dal mio esame di stato (la vecchia maturità). Era il giugno del 2000 quando in Belgio e Olanda c'erano gli europei, la gita a Barcellona era ormai un ricordo ed alla radio si ascoltava spesso "para no verte mas" del gruppo argentino "La mosca tsè tsè".

Bel periodo...
Ho un mucchio di ricordi di quei giorni...

La notte passata dai Valle per stabilire i posti della battaglia del giorno dopo e trascorsa a vantantarsi dei temari, delle cartucciere e facendo a gara su chi avesse il pantalone con più tasche.

Il pomeriggio dopo lo scritto di matematica, passato al mare, grazie all'Enzomobile la mitica Y10 che ha tenuto duro per noi.

La terza prova, in orario da riposino post pranzo, con la gara di lancio del vocabolario di francese nel corridoio dell'istituto dove, di lì a poco, non saremmo più passati.

L'orale, in un torrida giornata di luglio, con la mia fronte grondante di sudore, la penna nella mano destra e un pacchetto di fazzoletti nella sinistra.

Nel mezzo le partite dell'Italia all'europeo, con la grande sofferenza ed il trionfo della semifinale
ed il ritorno a casa,
dopo aver visto la partita dal Falco,
dopo il gol di Wiltord,
dopo il gol di Trezeguet
con la bandiera di tre metri piegata in una mano.

Quei giorni sono stati importanti e non li dimenticherò mai...

lunedì 18 giugno 2007

Odio le ballerine

Ma le ragazze si rendono conto che quel tipo di scarpe è davvero osceno?
Mi sono trovato a parlarne anche con miei amici ed ho avuto solo la conferma del fatto che le ballerine siano oggettivamente brutte.
Ma le ragazze le indossano perchè sono comode?
Non sono meglio un paio di scarpe da ginnastica o di ciabatte?
Con quelle cose ai piedi sembra di vedere 2 zamponi scappati dal piatto natalizio perché non sopportavano più la vista delle lenticchie. Forse le ragazze che seguono l’esempio delle top che affollano le copertine delle riviste dovrebbero rendersi conto che non basta indossare un paio di scarpe o dei bermuda (altra cosa che non sopporto) per essere automaticamente delle gran gnocche.
Magari fosse così facile, ne saremmo contenti per primi noi ragazzi. Purtroppo ci sono delle cose che non possono cambiare e soprattutto se quelle scarpe o quel vestitino in genere sembra bello, non è bello in sé ma risulta tale solo perché indossato da una gran gnocca, che gnocca lo è già di suo… quella si è una bellezza oggettiva.
Questo è il gran mistero delle donne forse il bello sta nel non capirci mai nulla…

martedì 12 giugno 2007

Il mio blog

E’ notte, una notte insolitamente tranquilla nel caotico quartiere romano che mi ospita da quando ho iniziato la carriera universitaria, ascolto un po’ di musica seduto alla mia scrivania col portatile acceso davanti agli occhi stanchi ed assonnati.
E’ molto che penso di metter su un mio blog, “questa notte sembra quella giusta” questo ho pensato poco fa; ed avevo ragione, è nato il lucapensiero (il libero pensiero di un neofita del web). So di non essere un bravo scrittore, fin dalle elementari ho sempre preferito la matematica all’italiano, ma penso di essere in grado di tradurre in parole i miei pensieri in modo che possano essere più che comprensibili.
D’altronde è questa l’unica cosa che conta per il mio blog.
Mi affascina moltissimo questo mezzo che ho a disposizione, tutto ciò che scrivo è alla portata di tutti, chiunque può leggerlo da ogni parte del mondo ed ad ogni ora. Sono conscio del fatto che il bacino a disposizione è più che altro teorico e che, probabilmente, pochi o nessuno si imbatteranno nel lucapensiero, magari ricoprendomi di insulti, però non mi importa, questo gioco è così, e a me va di giocare. Per questo eccovi l’ennesimo blog, secondo voi sarà solo uno dei tanti che nascono ogni giorno, ma per me non è così perchè questo è il mio lucapensiero.
Per questa notte è tutto, come prima volta può bastare.

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