sabato 26 luglio 2008
Simpsonizzato!!!
Non avete mai voluto far parte della famiglia più simpatica d'america????
non vi siete mei chiesti: come sarei in versione simpson????
Burger king da qualche mese ha creato un sito dove chiunque può simpsonizzarsi.
simpsonize me!!!!!
...questo sono io!!!!
venerdì 18 luglio 2008
Sotto la quarta non può essere vero amore!!!
Dal genio di Rocco Tanica una poesia splendidamente interpretata da Clasio Bisio!!
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Olimpic games
Ancora Olimpiadi, questa volta ho scelto due episodi che vanno oltre il semplice evento sportivo e che costituiscono vere e proprie pagine leggendarie.
1968 Città del Capo
finale 200 metri
Tomie Smith americano di colore trionfa nei 200 metri stabilendo anche il nuovo record del mondo, ma salito sul podio durante l'inno americano, alza un pugno al cielo. Quel pugno aveva un guanto nero. quel pugno nero al cielo era la dichiarazione del potere nero, del Black Power. Una vittoria dedicata ai neri d'america, un gesto paragonabile al sogno di Martin Luther King.
1936 Berlino
4 ori di jesse Owens
Nero super-protagonista delle olimpiadi tedesche davanti ad Adolf Hitler.
cosa aggiungere? fenomeno... la dimostrazione che un dio c'è!
1968 Città del Capo
finale 200 metri
Tomie Smith americano di colore trionfa nei 200 metri stabilendo anche il nuovo record del mondo, ma salito sul podio durante l'inno americano, alza un pugno al cielo. Quel pugno aveva un guanto nero. quel pugno nero al cielo era la dichiarazione del potere nero, del Black Power. Una vittoria dedicata ai neri d'america, un gesto paragonabile al sogno di Martin Luther King.
1936 Berlino
4 ori di jesse Owens
Nero super-protagonista delle olimpiadi tedesche davanti ad Adolf Hitler.
cosa aggiungere? fenomeno... la dimostrazione che un dio c'è!
domenica 13 luglio 2008
Miracle on ice
Parlando di olimpiadi, penso sia giusto raccontare una delle pagine sportive più interessanti anche se riguarda un'olimpiade invernale. Confesso che l’ispirazione mi è venuta da un film del 2004, "Miracle" con un ottimo Kurt Russel.
L’olimpiade in questione è quella di Lake Placid del 1980, la storia ha preso il nome di “miracle on ice” miracolo sul ghiaccio. Protagonista la nazionale di hockey sul ghiaccio degli USA. Squadra composta solo da studenti universitari e dilettanti e non dai giocatori famosi della NHL, squadra sulla quale nessuno avrebbe scommesso un dollaro. Prima del torneo presero una sonora sberla (10 a 3) dai sovietici campioni indiscussi da anni.
Il torneo di hockey su ghiaccio di queste Olimpiadi si svolse tra il 12 e il 24 febbraio del 1980 e vide partecipare 12 squadre, e cioè le 8 squadre del gruppo A dei campionati mondiali del 1979 e le migliori 4 del gruppo B tra cui il Giappone, per via del forfait di Germania Est e Svizzera. Il torneo era così strutturato: si svolsero due gironi eliminatori da sei squadre ognuno, e le prime due di ogni girone vennero ammesse al girone finale che assegnava le medaglie, mentre invece le terze dei due gironi giocarono una “finalina” per il 5° posto che a sorpresa vide di fronte Canada e Cecoslovacchia, con questi ultimi vittoriosi sui nordamericani.
L’allenatore della nazionale USA, Herb Brooks, preparò i suoi atleti con durissime sessioni sui pattini, riprendendoli alla minima difficoltà o debolezza e il suo metodo diede frutti inimmaginabili: grazie al loro gioco fisico e ottimamente coordinato, ottennero nel loro girone un pareggio (con la Svezia, classificata prima per la differenza reti) e 4 vittorie, tra cui un sorprendente 7-3 contro la Cecoslovacchia.
Nel girone delle medaglie, gli U.S.A. affrontarono l’Unione Sovietica il 22 febbraio, in un match epico. I Sovietici erano fortissimi, avevano fuoriclasse del calibro di Boris Mikhailov (che era il capitano), Vladislav Tretiak (tra i migliori portieri al mondo) e il fortissimo difensore Viacheslav Fetisov. Ma dall’altra parte, il portiere Jim Craig ed i suoi compagni non ne erano di certo intimoriti, anche se prima che cominciasse il torneo olimpico, esattamente il 9 febbraio, c’era stata un’amichevole tra i due team, finita 10-3 per i sovietici.
La partita olimpica è emozionante, bandiere stars and stripes e cori patriottici americani fanno da cornice… ma è subito 1 a 0 per i sovietici, gol di Krutov che devia un tiro di Kasatonov; subito dopo arriva il pareggio con la marcatura di Schneider; ma l’Unione Sovietica si riporta subito dopo in vantaggio con il gol di Makarov.
Gli U.S.A. sono sotto per 2 a 1, ma è proprio lo svantaggio a dare loro la giusta grinta, Jim Craig si migliora di minuto in minuto e, alla fine del primo tempo, una respinta corta di Tretiak su tiro di D.Christian permette a Mark Johnson di raggiungere il pareggio.
Secondo periodo e svolta della partita: il coach sovietico Tikhonov, con la sorpresa di entrambe le squadre, decide di sostituire Tretiak con Myshkin, il secondo portiere, che ben si comporta all’inizio. I sovietici si riportano di nuovo in vantaggio 3 a 2, ma nel terzo periodo è di nuovo Johnson a raggiungere il pareggio, scagliando il disco alle spalle di Myshkin. Mancano 10 minuti: Craig è un fenomeno, para di tutto, poi Pavelich passa il disco a capitan Mike Eruzione, che, completamente solo nell'"high slot" (l'area di fronte alla porta, prima della linea blu), segna il 4 a 3.
A sette secondi dalla fine, dopo svariati tentativi dell’Unione Sovietica di agguantare il pareggio più volte sventato dall’ottimo Jim Craig, e durante il tentativo da parte degli U.S.A. di liberare l’area, la folla cominciò un conto alla rovescia, al quale si unirono anche il telecronista Al Michaels e l'ex portiere Ken Dryden dei Montreal Canadies che commentavano l’incontro:
"Undici secondi, vi restano dieci secondi, stanno contando alla rovescia in questo momento... restano cinque secondi di gioco! Credete nei miracoli? Sì!"
Il miracolo era avvenuto, i sovietici erano stati battuti, e il 24 Febbraio, gli U.S.A. si laurearono campioni olimpici battendo per 4-2 la Finlandia. Questa straordinaria vittoria ebbe molto risalto in tutti gli Stati Uniti: Al Michaels, il telecronista della partita, venne eletto telecronista dell’anno e la squadra ricevette dalla prestigiosa rivista "Sport Illustrated" il premio di “Sportivo dell’anno“.
L’olimpiade in questione è quella di Lake Placid del 1980, la storia ha preso il nome di “miracle on ice” miracolo sul ghiaccio. Protagonista la nazionale di hockey sul ghiaccio degli USA. Squadra composta solo da studenti universitari e dilettanti e non dai giocatori famosi della NHL, squadra sulla quale nessuno avrebbe scommesso un dollaro. Prima del torneo presero una sonora sberla (10 a 3) dai sovietici campioni indiscussi da anni.
Il torneo di hockey su ghiaccio di queste Olimpiadi si svolse tra il 12 e il 24 febbraio del 1980 e vide partecipare 12 squadre, e cioè le 8 squadre del gruppo A dei campionati mondiali del 1979 e le migliori 4 del gruppo B tra cui il Giappone, per via del forfait di Germania Est e Svizzera. Il torneo era così strutturato: si svolsero due gironi eliminatori da sei squadre ognuno, e le prime due di ogni girone vennero ammesse al girone finale che assegnava le medaglie, mentre invece le terze dei due gironi giocarono una “finalina” per il 5° posto che a sorpresa vide di fronte Canada e Cecoslovacchia, con questi ultimi vittoriosi sui nordamericani.
L’allenatore della nazionale USA, Herb Brooks, preparò i suoi atleti con durissime sessioni sui pattini, riprendendoli alla minima difficoltà o debolezza e il suo metodo diede frutti inimmaginabili: grazie al loro gioco fisico e ottimamente coordinato, ottennero nel loro girone un pareggio (con la Svezia, classificata prima per la differenza reti) e 4 vittorie, tra cui un sorprendente 7-3 contro la Cecoslovacchia.
Nel girone delle medaglie, gli U.S.A. affrontarono l’Unione Sovietica il 22 febbraio, in un match epico. I Sovietici erano fortissimi, avevano fuoriclasse del calibro di Boris Mikhailov (che era il capitano), Vladislav Tretiak (tra i migliori portieri al mondo) e il fortissimo difensore Viacheslav Fetisov. Ma dall’altra parte, il portiere Jim Craig ed i suoi compagni non ne erano di certo intimoriti, anche se prima che cominciasse il torneo olimpico, esattamente il 9 febbraio, c’era stata un’amichevole tra i due team, finita 10-3 per i sovietici.
La partita olimpica è emozionante, bandiere stars and stripes e cori patriottici americani fanno da cornice… ma è subito 1 a 0 per i sovietici, gol di Krutov che devia un tiro di Kasatonov; subito dopo arriva il pareggio con la marcatura di Schneider; ma l’Unione Sovietica si riporta subito dopo in vantaggio con il gol di Makarov.
Gli U.S.A. sono sotto per 2 a 1, ma è proprio lo svantaggio a dare loro la giusta grinta, Jim Craig si migliora di minuto in minuto e, alla fine del primo tempo, una respinta corta di Tretiak su tiro di D.Christian permette a Mark Johnson di raggiungere il pareggio.
Secondo periodo e svolta della partita: il coach sovietico Tikhonov, con la sorpresa di entrambe le squadre, decide di sostituire Tretiak con Myshkin, il secondo portiere, che ben si comporta all’inizio. I sovietici si riportano di nuovo in vantaggio 3 a 2, ma nel terzo periodo è di nuovo Johnson a raggiungere il pareggio, scagliando il disco alle spalle di Myshkin. Mancano 10 minuti: Craig è un fenomeno, para di tutto, poi Pavelich passa il disco a capitan Mike Eruzione, che, completamente solo nell'"high slot" (l'area di fronte alla porta, prima della linea blu), segna il 4 a 3.
A sette secondi dalla fine, dopo svariati tentativi dell’Unione Sovietica di agguantare il pareggio più volte sventato dall’ottimo Jim Craig, e durante il tentativo da parte degli U.S.A. di liberare l’area, la folla cominciò un conto alla rovescia, al quale si unirono anche il telecronista Al Michaels e l'ex portiere Ken Dryden dei Montreal Canadies che commentavano l’incontro:
"Undici secondi, vi restano dieci secondi, stanno contando alla rovescia in questo momento... restano cinque secondi di gioco! Credete nei miracoli? Sì!"
Il miracolo era avvenuto, i sovietici erano stati battuti, e il 24 Febbraio, gli U.S.A. si laurearono campioni olimpici battendo per 4-2 la Finlandia. Questa straordinaria vittoria ebbe molto risalto in tutti gli Stati Uniti: Al Michaels, il telecronista della partita, venne eletto telecronista dell’anno e la squadra ricevette dalla prestigiosa rivista "Sport Illustrated" il premio di “Sportivo dell’anno“.
Meno di un mese alle Olimpiadi
A poco meno di un mese dalle contestatissime olimpiadi di Pechino devo obbligatoriamente parlare di questo evento che, nonostante tutto, è l'appuntamento sportivo per eccellenza. Probabilmente in pochi si ricorderanno le parole di De Coubertin "L'importante non è vincere, ma partecipare", presi da una competizione che onora sport e sportivi solitamente trascurati.
Io voglio omaggiare due Grandi dell'atletica ed un grande uomo che probablmente a Pechino non arriverà, ma che delle parole di De Coubertin ha già fatto tesoro.
Blanka Vlasic
La più forte saltatrice in alto
Yelena Isinbayeva
La più forte di tutte, arriveà presto ai 5 e 10.
Oscar Pistorius
Tralasciando le discussioni per la sua partecipazione all'olimpiade dei normodotati, bisogna solo ammettere che se tutti noi avessimo la sua forza di volontà il mondo sarebbe sicuramente un posto migliore. Nessuno come lui interpreta al meglio le parole del grante Bluto... non si è arreso dopo che la vita si è accanita con lui. Dai OSCAR! Tifo per lui e spero che tanta costanza paghi, ma sarà difficile.
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giovedì 10 luglio 2008
Estate.. tempo di tormentoni...
E' tempo del consueto post dedicato alla canzoncina preferita dell'estate..
Lo scorso anno è toccato a Relax di Mika, quest'anno vincitrice assoluta è Gabriella Cilmi con la sua 'Sweet About Me'bel pezzo di una cantante che ha una voce molto particolare... Ragazzi state attenti nel fare apprezzamenti sull'italo-australiana, è del 1991...
mercoledì 9 luglio 2008
Un lunedì di ordinaria follia!
La violenza repressa del disoccupato D-Fens, all'apparenza un individuo normale, esplode improvvisamente nel giorno più caldo dell'anno quando si trova , con la sua auto, al centro di un tremendo ingorgo....
reazione, per me, incomprensibile fino ad ieri... quando, in ritardo di 40 minuti per la seconda prova pratica dell'esame di stato, ero imbottigliato nel traffico di Roma alla ricerca di un posticino dove abbandonare la macchina...
quanto avrei voluto tirare il freno a mano e...
peccato che solitamente non porto una mazza da baseball in auto.
Per la prima volta mi sono sentito più D-Fens che Prendelgast... preoccupatevi...
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sabato 5 luglio 2008
Frasi dei Film - La Classifica
Questa è la mia personalissima classifica, ma molte altre meriterebbero di esservi inserite.
1°
"Ehi! E noi ce ne stiamo qui con le mani in mano? E’ forse finita quando i tedeschi hanno bombardato Pearl Harbour? - ”i tedeschi?”, dice Boon, “lascialo fare, è partito”, aggiunge Otter - “Qui non finisce. Perché quando il gioco si fa duro... i duri cominciano a giocare”(originale: quando l’affare si fa duro.... i duri si dan da fare) Bluto-John Belushi in Animal house
2°
"Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare" (Rutger Hauer, Blade Runner)
3°
"Mamma dice sempre che la vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita" (Tom Hanks in Forrest Gump)
ma come dimenticare:
Tieni i tuoi amici vicini, e i nemici ancora più vicini (Il Padrino II)
"Maccarone, m'hai provocato, e io me te magno" (Alberto Sordi)
Sono il re del mondo! (Leonardo DiCaprio, Titanic)
"Hai aperto la parente? Chiudila"( Totò in Totò Peppino e la malafemmena)
"Scusi, chi ha fatto palo?" (Paolo Villaggio, Fantozzi)
"L'ultima volta che sono entrato in una donna è stato quando ho visitato la Statua della Libertà"(Woody Allen)
“Francamente me ne infischio” (Clark Gable, Via col vento )
“Sto per fargli un offerta che non può rifiutare” (Marlon Brando, ne Il padrino).
“ Che la forza sia con te ” (Harrison Ford, Guerre Stellari),
“Il mio tesssssssoro” (Gollum, Il signore degli anelli),
"Houston, abbiamo un problema" (Tom Hanks, Apollo 13),
“ “E. T. telefono casa” (ET)
“Adrianaaaaa” (Silvester Stallone, Rocky)
"Domani è un altro giorno" (Rossella, Via col vento)
"Hai aperto la parente? Chiudila"( Totò in Totò Peppino e la malafemmena)
"Scusi, chi ha fatto palo?" (Paolo Villaggio, Fantozzi)
"L'ultima volta che sono entrato in una donna è stato quando ho visitato la Statua della Libertà"(Woody Allen)
“Francamente me ne infischio” (Clark Gable, Via col vento )
“Sto per fargli un offerta che non può rifiutare” (Marlon Brando, ne Il padrino).
“ Che la forza sia con te ” (Harrison Ford, Guerre Stellari),
“Il mio tesssssssoro” (Gollum, Il signore degli anelli),
"Houston, abbiamo un problema" (Tom Hanks, Apollo 13),
“ “E. T. telefono casa” (ET)
“Adrianaaaaa” (Silvester Stallone, Rocky)
"Domani è un altro giorno" (Rossella, Via col vento)
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mercoledì 2 luglio 2008
Fantocci!!
Mitico Fantozzi..
LA BALLATA DI FANTOZZI
(Benvenuti, De Bernardi, Frizzi)
Fantozzi ragionier Ugo matricola 1001/bis dell'ufficio Sinistri
Voce - Lei venga qua!
F. – Sì, signor megadirettore!
Voce – No vadi là! …E si muovi!!
[rumore di vetri che si infrangono]
F. – Ah!! Hanno messo la parete a vetrii!!
Sveglia e caffè
barba e bidé
presto che perdo il tram
Se il cartellino
non timbrerò…
Voce - Fantozzi!
F. – No!! Crocefisso in sala mensa No! Mi vergogno.. ma che umiliazione pubblica.. e poi mi si intrecciano i diti!
La mille e tre
Rigo e Buffet
L’elettro dei Frappé
Più la moquette
poi la roulotte...
F. – Le ratee.. 16 kili e 700 di cambiali!!
Sì direttore
conte ingegnere
sire sua Santità!
Voce – In Ginocchio!
Faccia di me
quello che vuol..
F. – Ahia!
Voce - Sottoscrizione regalo al megapresidente galattico!
F. - Ma che gli facciamo quest’anno?
Voce - Una bella poltrona in pelle umana!
F. – Bellaa! Bell’idea! Ma non sempre la miaaa.. Ma perché sempre la mia?
LA BALLATA DI FANTOZZI
(Benvenuti, De Bernardi, Frizzi)
Fantozzi ragionier Ugo matricola 1001/bis dell'ufficio Sinistri
Voce - Lei venga qua!
F. – Sì, signor megadirettore!
Voce – No vadi là! …E si muovi!!
[rumore di vetri che si infrangono]
F. – Ah!! Hanno messo la parete a vetrii!!
Sveglia e caffè
barba e bidé
presto che perdo il tram
Se il cartellino
non timbrerò…
Voce - Fantozzi!
F. – No!! Crocefisso in sala mensa No! Mi vergogno.. ma che umiliazione pubblica.. e poi mi si intrecciano i diti!
La mille e tre
Rigo e Buffet
L’elettro dei Frappé
Più la moquette
poi la roulotte...
F. – Le ratee.. 16 kili e 700 di cambiali!!
Sì direttore
conte ingegnere
sire sua Santità!
Voce – In Ginocchio!
Faccia di me
quello che vuol..
F. – Ahia!
Voce - Sottoscrizione regalo al megapresidente galattico!
F. - Ma che gli facciamo quest’anno?
Voce - Una bella poltrona in pelle umana!
F. – Bellaa! Bell’idea! Ma non sempre la miaaa.. Ma perché sempre la mia?
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