Sono passati molti giorni dal mio esame di stato (la vecchia maturità). Era il giugno del 2000 quando in Belgio e Olanda c'erano gli europei, la gita a Barcellona era ormai un ricordo ed alla radio si ascoltava spesso "para no verte mas" del gruppo argentino "La mosca tsè tsè".
Bel periodo...
Ho un mucchio di ricordi di quei giorni...
La notte passata dai Valle per stabilire i posti della battaglia del giorno dopo e trascorsa a vantantarsi dei temari, delle cartucciere e facendo a gara su chi avesse il pantalone con più tasche.
Il pomeriggio dopo lo scritto di matematica, passato al mare, grazie all'Enzomobile la mitica Y10 che ha tenuto duro per noi.
La terza prova, in orario da riposino post pranzo, con la gara di lancio del vocabolario di francese nel corridoio dell'istituto dove, di lì a poco, non saremmo più passati.
L'orale, in un torrida giornata di luglio, con la mia fronte grondante di sudore, la penna nella mano destra e un pacchetto di fazzoletti nella sinistra.
Nel mezzo le partite dell'Italia all'europeo, con la grande sofferenza ed il trionfo della semifinale
ed il ritorno a casa,
dopo aver visto la partita dal Falco,
dopo il gol di Wiltord,
dopo il gol di Trezeguet
con la bandiera di tre metri piegata in una mano.
Quei giorni sono stati importanti e non li dimenticherò mai...
1 commento:
Amoretto mio, sei un genio ed io TI AMO per questo!
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