Ieri sera ho visto lo spot del nuovo film di Verdone, anche per lui un ritorno all' "old stile" confermando la tendenza della cinematografia italiana di questi ultimi mesi. Diversi attori hanno indossato nuovamente i panni, un po’ impolverati, di personaggi divenuti cult con gli anni. I molti hanno sfruttato il desiderio dei “nuovi grandi” di rivivere le atmosfere di un tempo ormai passato.
Quei film sono stati rivalutati con gli anni, da quei ragazzi che li hanno sempre apprezzati ma che erano troppo piccoli per far valere il loro pensiero. Ora sono cresciuti, e ciò che hanno sempre pensato non è messo in discussione, anzi, ora sono loro a scrivere giornali, sono loro gli opinionisti, sono loro che possono rivolgersi ai più giovani ostentando esperienza e conoscenza, sono loro che dicono ciò che è bene e ciò che non lo è. Quei film ricordano la gioventù, i primi amori, le amicizie, giornate al cinema, proprio come al Lucapensiero i filmati postati ricordano l’adolescenza, l’estate del ’94, le uscite in bici, le gite scolastiche,le partite pomeridiane alla stazione.
Si ricorda il passato con nostalgia come se questo fosse nettamente migliore del presente. Ma lo è?
Quei video mi ricordano il mondiale americano, avevo 13 anni… ma ne volevo 14.
Mi ricordano la gita delle medie… ma volevo essere al liceo.
Mi ricordano i periodi in giro in bici, ma volevo il motorino.
Mi ricordano i 14 anni, ma ne avrei voluti avere 16.. ed a 16 non vedevo l’ora di averne 18.
Forse quel periodo che dopo anni un po’ rimpiango, quando lo vivevo non lo apprezzavo.
Forse ora, rimpiangendo il passato, dimostro di non apprezzare a pieno il presente.
Forse tra qualche anno rimpiangerò questi come i più belli della mia vita, ed allo stesso tempo qualcuno proporrà ad un cinquantenne Scamarcio sequel di film di Moccia, ripensando agli anni dei Tokyo Hotel, ai lucchetti di Ponte Milvio, a quella gioventù che non ha più e naturalmente non parlerà di filmetti da adolescenti, ma di…. Cult.
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