giovedì 5 giugno 2008

PAT un campione, un eroe.


Aveva la mia età quando è morto, era più giovane di me quando ha deciso di lasciare la sua facile vita per arruolarsi, lo era ancor di più quando ha rinunciato ad un cotratto di 9,8 milioni di dollari per non abbandonare la squadra che per prima aveva avuto fiducia in lui. Un eroe moderno, la sua storia mi ha colpito.
Campione di football americano che si arruola e muore in afghanistan... questo l'articolo uscito in Italia dopo la notizia della sua morte.

Corriere della sera del 24 aprile del 2004
NEW YORK, 23 aprile 2004 - Pat non era riuscito a farsene una ragione di quel che è successo l'11 settembre. Non poteva proprio pensare di continuare ad essere la stessa persona di prima dopo aver visto crollare le Twin Towers, gli uomini e le donne che si gettavano nel vuoto, la morte portata dai terroristi vicino alla sua casa. Non poteva rassegnarsi a fare quello che aveva fatto fino a quel momento.
E quello che faceva Pat Tillman era giocare a football, nella Nfl, non per passatempo. Era un linebacker degli Arizona Cardinals, un difensore stimato, titolare da diverse stagioni. Nel 2000 aveva addiritura stabilito il record di tackles per la franchigia dell'Arizona: 224. Del suo valore sul campo parlava meglio di qualsiasi altro dato il suo stipendio: 3,6 milioni di dollari in tre anni. Eppure non si può pensare di giocare a football dopo quello che è successo, diceva. E siccome mai nella vita era stato impulsivo, la sua decisione non arrivata dal giorno alla notte. Durante quella stessa estate del 2001 ci fu per la verità un altro episodio che dimostrò che razza di personaggio era: i St.Louis Rams gli offrirono un contratto quinquennale che gli garantiva un guadagno complessivo di 9 milioni a stagione. Lui disse no, "per lealtà ai Cardinals", spiegò.
Ha giocato ancora nella stagione 2001/02, poi ha sposato Marie. Quindi, al ritorno dalla luna di miele, ha scelto: basta football, basta Nfl, era arrivato il momento di fare qualcosa. Si arruolò nell'esercito, nei Rangers, corpo d'elite ma dell'esercito, non i più celebrati Marines: stipendio medio 18.000 dollari l'anno. Per guadagnare quel che avrebbe percepito nei tre anni successivi (48 partite in tutto) gli sarebbero serviti 200 anni nell'esercito. Ma a lui andava bene così. A lui e a suo fratello Kevin, a sua volta atleta di valore, minorleaguer di baseball con l'organizzazione dei Cleveland Indians, disposto a condividere la stessa coraggiosa scelta. Entrambi, per quel coraggio, erano stati premiati dall'emittente sportiva Espn con l'Arthur Ashe Courage award.
Insieme sono partiti in missione per il Medio Oriente. Solo che Pat non tornerà. E' morto giovedì sui monti dell'Afghanistan sudorientale, ucciso mentre con i suoi compagni del 75° Reggimento Rangers stava rastrellando la zona a caccia di talebani, forse alla ricerca dello stesso covo di Osama bin Laden. Le fonti ufficiali del Pentagono hanno comunicato la notizia della sua morte solo oggi. Senza aggiungere altri particolari. Un ufficiale che ha preso parte alla spedizione fatale per Tillman, sotto condizione di anonimato, si è limitato a specificare che l'ex Cardinal è morto in combattimento.
Anche lo stesso sito della Nfl è scarno di notizie. A tutta home page titola "A true Hero", Un vero eroe. E racconta di una carriera eccezionale, fin dai tempi della scuola. Il diploma con lodi e onori all'high school, la laurea in marketing e la brillante carriera nel college football con Arizona State. E poi l'ascesa in Nfl: 5 stagioni (478 tackles, 3 intercetti, 2 sacks): una vita da star davanti a sé. Una vita facile alla quale ha rinunciato. Per andare a morire sui monti dell'Afghanistan, a 27 anni

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