martedì 21 agosto 2007

Le estati che furono




Sto sempre tra le colline molisane e trascorro le mie giornate abbuffandomi coi parenti, tentando di studiare e lottando costantemente contro il desiderio di fare un pisolino.
Le vacanze stanno per terminare anche se forse, è un po’ troppo chiamarle vacanze, infatti escludendo la piacevolissima giornata trascorsa in compagnia della Sorella col cisternino ed il DV giunti da lontano, non ho avuto altri momenti di vero svago.
Sarà per il mio umore non altissimo, ma queste giornate al ‘paese’ le ho trascorse con una sensazione di malinconia. i miei pensieri, spesso, si spostavano indietro nel tempo, verso quelle estati di qualche anno fa quando mi divertivo, e molto, insieme ad i miei amici coi quali condividevo tutto ed era bello crescere insieme. Però il tempo passa e con il suo scorrere cambiano anche altre cose.
Il bel gruppo che eravamo in passato è tra queste.
Ora, per lavoro, per amore o per motivi di studio, abbiamo preso strade diverse che si incontrano raramente.
Quelle estati trascorse tutti insieme,
coi primi amori,
le giornate al bar da “Rita”,
le partite alla stazione,
il ping pong di Morena,
i giri in motorino,
le serate alla “chiesetta”
e le scampagnate tra le querce
sono storia,
probabilmente irripetibili, ma sicuramente indimenticabili.
Ci sono luoghi, canzoni, foto e persone che spesso ce le ricordano, le fanno rivivere nella nostra mente e come le madelaine di Proust evocavano in lui il ricordo del te dalla zia, così io, ho inserito in questo post il video di una canzone che mi fa tornare indietro nel tempo, a quando si era troppo piccoli per incamminarsi da soli e troppo ingenui per cambiare strada.


mercoledì 8 agosto 2007

compagni di scuola



L’altra sera ho preso il dvd del film cult di Carlo Verdone “compagni di scuola”, ogni volta che lo rivedo, immancabilmente, mi viene da pensare agli anni del liceo ed ai miei compagni di classe.
Complice il trasferimento a Roma e la scarsa propensione al ritorno a Priverno, ho perso di vista quelli che per cinque anni hanno condiviso con me uno dei periodi più belli della mia vita. Saponara, i Valle, Enzo, Mazza, “Luri” , Putzu, le maenzane, Ale, Giulia, Pucci&Pelagalli chissà che fine avranno fatto. Sono passati sette anni dal 10 luglio del 2000, in altre parole dall’orale dell’esame di stato, ma alcuni di loro non li vedo da quel giorno. A Roma ho incrociato un paio di volte i gemelli e Giulia, sul treno Putzu, alla stazione una delle maenzane in partenza per Napoli, di Enzo ho perso le tracce dopo una bella serata di qualche anno fa, Saponara probabilmente anche se mi incontrasse in strada non si fermerebbe a salutarmi per un disguido accaduto in quell’esame. Rivedendo il film è cresciuta in me la curiosità di sapere cosa combinano e che strade hanno preso. Il secondo anno di liceo una professoressa di italiano ci diede da svolgere un tema con questa traccia: “Come immagini i tuoi compagni di classe tra 10 anni”.Chissà se qualcuno di noi indovinò qualcosa. Immaginai Saponara serial killer, “Luri” coi village people e Pucci&Pelagalli coppia scandalo. Io no.

mercoledì 1 agosto 2007

Rumble in the Jungle



«Mohammed Alì, quando tornò sul ring nel 1974 contro George Foreman, a Kinshasa, per riprendersi la corona di campione del mondo non era certo il favorito: ma dentro l’amore della gente trovò la forza di spirito che fece la differenza. E noi vogliamo trovare queste cose che possono darci qualcosa in più». Queste parole sono di Janc Claude Blanc ad della nuova Juventus tornata a "casa" dopo un anno di esilio forzato. Le ha pronunciate qualche giorno fa, ma oggi, dopo la presentazione del calendario del prossimo campionato, acquistano un significato maggiore.
Ha ragione, non siamo i favoriti, non saranno in molti a scommettere sul pronto riscatto, ma tutti noi lo speriamo.
Non vogliamo neanche parlarne, scaramanticamente, per non compromettere ciò che tanto vorremmo accadesse.
Sarebbe bellissimo.
L'amore dei veri tifosi c'è, la voglia della dirigenza anche, la grinta ed il sudore dei giocatori ci saranno, ma soprattutto c'è la "fame" quella che può cambiare le sorti di ogni incontro, figuratevi se ad averla sono campioni come Del Piero, Buffon, Nedved, Trezeguet, Camoranesi.
Se ci fosse anche un pizzico di buona sorte...
Intanto aspetto novembre e sogno, è per questo che amo lo sport.

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