lunedì 3 settembre 2007

Maracaibo




Maracaibo
balla al barracuda
si' ma balla nuda
za' za'
si' ma le machine pistol
si' ma le mitragliere
era una copertura
faceva traffico d'armi con Cuba
innamorata
si' ma di Miguel
ma Miguel non c'era
era in cordigliera
da mattina a sera
si' ma c'era Pedro
con la verde luna
l'abbracciava sulle casse
sulle casse di nitroglicerina
torno' Miguel torno'
la vide e impallidi'
il cuore suo tremo'
quattro colpi di pistola le sparo'
Maracaibo
mare forza nove
fuggire si' ma dove
za' za'
l'albero spezzato
una pinna nera
nella notte scura
come una bandiera...
morde il pescecane
nella pelle bruna
una zanna bianca
come la luna
ah... ah... ah...
Maracaibo
finito il barracuda
fini' col ballar nuda
za' za'
un gran salotto
ventitre mulatte
danzan come matte
casa di piaceri per stranieri
centotrenta chili
splendida regina
rhum e cocaina
za' za'
se sarai cortese
ti fara' vedere
nella pelle bruna
una zanna bianca
come la luna
Maracaibo...

“"Maracaibo" l'abbiamo scritta io e il mio amico David Riondino. La storia era già stata concepita nel lontano 1975 e rimase nel mio cassetto per più di cinque anni durante i quali ho sempre cercato un'atmosfera musicale che potesse andare bene. Sono andata persino a Parigi per ascoltare qualcosa di salsa, visto che da noi era merce rarissima. La canzone parla di una storia vera o almeno di una storia che all'epoca si raccontava. La Zazà della canzone è una ragazza cubana, che avrebbe avuto una tresca sentimentale con Fidel Castro. Ma visto che lui era impegnato da mattina a sera "in cordigliera", lei si lasciava consolare da altri ragazzi. Quando Fidel venne a sapere del tradimento le sparò ma la bella trafficante d'armi fuggì per mare e fu azzannata da un "pescecane". Scampata anche a questa avventura, si costruì una seconda vita aprendo un bordello. Non ti dico per pubblicare questa canzone quanti problemi abbiamo avuto. I discografici ogni volta facevano pollice verso e siamo stati persino costretti a cambiare persino il nome Fidel in Miguel...”

Queste parole le ho trovate sul web, il sito che le riporta dice che sono estrapolate da un'intervista di Lu Colombo. Non ho motivo di dubitarne... però mi ero fatto un'altra idea della canzone regina del piano bar, un'idea che vedeva l'autrice del pezzo fare salti mortali per evitare censure di altro tipo. Probabilmente sarà solo la mia mente contorta ad averla "letta" sotto quell'aspetto, ma non importa.
A me piace più nell'interpretazione che le ho dato io...
Se siete curiosi la mia personale lettura è nei commenti al video su youtube.

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